Cosa prevede il “decreto Salvini” per la cittadinanza?

decreto salvini

Il procedimento di concessione della cittadinanza rimane sostanzialmente invariato da come lo conosciamo oggi, ma il c.d. “decreto Salvini” (non ancora in vigore) introduce comunque alcune novità che è bene conoscere.
In particolare, il Capo III del decreto è intitolato “Disposizioni in materia di cittadinanza” e prevede le seguenti modifiche:

1. Viene introdotto, per la prima volta con specifico riferimento alla procedura di richiesta di cittadinanza, un termine massimo di durata del procedimento di concessione della cittadinanza ex artt. 5 e 9, l. 5 febbraio 1992, n. 91 corrispondente a 48 mesi. In precedenza il termine di riferimento era di 730 giorni valido, in generale, per la durata dei procedimenti amministrativi che prevedevano l’emissione di un provvedimento espresso per la loro conclusione (ex art. 3, l. 18 Aprile 1994, n. 362), ora, diversamente, ne esiste uno specifico per la richiesta di cittadinanza.

2. Aumenta il costo dell’istanza o dichiarazione di elezione, acquisto, riacquisto, rinuncia o concessione della cittadinanza, passando dagli attuali Euro 200,00 ai previsti Euro 250,00.

3. Viene eliminato il termine di due anni dalla presentazione dell’istanza di concessione della cittadinanza, oggi previsto dall’art. 8, comma 2, l. 5 febbraio 1992, n. 91, decorso il quale non è più possibile rigettarla. Diventerà quindi possibile rigettare l’istanza indipendentemente dalla distanza temporale della sua presentazione.

4. La cittadinanza sarà revocata in caso di condanna definitiva, entro tre anni dal passaggio in giudicato della sentenza, per reati aventi matrice terroristica o eversiva.

Riassumendo, sinteticamente, le novità per la richiesta di cittadinanza italiana sono:
1. Fino a 4 anni di attesa
2. Costo di 250,00 €
3. Può essere rigettata in qualunque momento
4. Non concessa per reati di terrorismo

Dunque, non ci sono altre novità da segnalare.

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